Blog di Margaret

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Archivio per novembre, 2008

TERZO compitino blog

C’è sempre una prima volta a tutto e PubMed per me rappresenta proprio questo: la novità! Uso spesso google, yahoo, virgilio ma non sapevo esistesse un motore di ricerca da utizzare per la medicina. E’ interessante sapere che possiamo informarci su malattie o sintomi che avvertiamo direttamente tramite pc ancor prima di chiamare il medico. Ma sarà utile così come sembra? Si, certo, ma con un unico inconveniente: saper bene la lingua inglese. Per una popolazione pigra linguisticamente, come noi italiani, non è all’ordine del giorno far uso di PubMed per 2 motivi: il primo è l’inevitabile ricerca del nome inglese della patologia che ci interessa; il secondo consiste nell’eventuale traduzione di tutto il testo. Quindi prima di usarlo consiglierei a tutti un bel corso d’inglese!

SECONDO compitino blog

Prima di ricevere un compitino del genere, non sapevo cosa fossero i file pdf e da cosa fossero composti. Cercando tra le varie definizioni posso dirvi che sono dei file che rispondono a delle regole che sono predisposte da Adobe. Le caratteristiche di un file di questo tipo sono 4: un testo e non immagini che fanno da testo, moduli e campi accessibili, una struttura del testo delineata da tag e da un ordine di lettura chiaro anche se il testo viene sottoposto a redisposizione o ingrandimento delle parole. Per quanto riguarda l’utilità si può far presente che sono dei file che servono soprattutto a proteggere il contenuto del file da eventuali modifiche da parte di terzi.

PRIMO compitino blog

E’ ovvio che le generazioni debbano cambiare, ma ciò che penso è che siamo veramente arrivati al limite. Non sono una moralista e non è mia intenzione generalizzare, ma riflettendo sul tema dell’educazione, penso che i ragazzi di oggi non siano più quelli di una volta: sono privi di stimoli, di personalità, sono vuoti. I primi a non darci la forza sono i genitori, e forse è per questo motivo che la maleducazione dilaga.Bisognerebbe avere delle ambizioni, cercare di puntare sempre in alto, studiare ed avere dei valori. Cercare di migliorare sempre più, mai accontentarsi. Il diritto allo studio è universale, ed è per questo che la scuola o l’università dovrebbero restare pubbliche. Purtroppo è vero che gli sprechi ci sono, ma non credo che tagliando i fondi e i finanziamenti alla ricerca o privatizzando lo studio si risolva molto. La ricerca è il futuro, senza questa non si potrebbe andare avanti. Difendiamo i nostri ideali, consapevoli di averli, e lottiamo giustamente per continuarte a studiare. Solo così potremo diventare qualcuno.

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